3829 recensioni a vostra disposizione!
   

LUNA PARK
(LUNA PARK)
Film con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggio
  Stampa questa scheda Data della recensione: 13 maggio 1992
 
di Pavel Lunguin, con Oleg Borisov, Andrej Gutine, Natalia Egorova (Russia - Francia, 1992)
Gli strumenti che forse fin troppo ci mette a disposizione Pavel Lunguin sono gli stessi che gli rimproverano i suoi detrattori: schemi-spettacolo magari ipercollaudati (e subito si pensa al cinema americano), come la dinamica violenta, il lirismo di una musica, lo scoppio di un colore, di un pianto o di una risata. Primi-piani magnificati, istanti privilegiati che s'imprimono nei sensi, nella memoria o nella ragione.

Altrove gemelli, qui Lunguin si pone all'opposto di un Kanievski. Questi fruga nella memoria, ricomponendo un passato d'incubo ed illusione. Il primo scende, oggi, nelle palestre dove i giovani di Mosca si danno al body-building: è spirato il vento della perestrojka, ed ora si chiamano nazionalisti. Inseguono ideali impossibili da definire: e, soprattutto, tutto ciò che sfugge loro, poiché diverso, ebrei, anziani, omosessuali, stranieri.

È un cinema generoso, quello di Lunguin; pantagruelico e disordinato. Tanto disordinato da parere, al limite, sospetto: come quando, un po' come quei giovani che in definitiva vuol prendere a partito, mescola le carte, si rimangia le proprie affermazioni, confonde azione ed aspirazione, fascismo ed attivismo. Ma, proprio ad immagine del suo stile incontenibile e debordante, dei suoi slanci di lirismo commovente o irritante, dei suoi personaggi eccessivi che sanno però concedersi delle pause di meditazione è un quadro della Russia di oggi che finisce per affiorare dal film. Con i suoi slanci, i suoi ideali, pure la sua abulia scontata: sostituita a qualcosa d'ancor più indefinito, d'altrettanto irraggiungibile.

E per il giovane bruto, che vediamo all'inizio capeggiare le bande guerriere a colpi di catene in una sequenza iperviolenta alla therminator, è già ora riflessione, e di un'ennesima riconversione: quando apprende di essere figlio - lui, il capo degli sterminatori - di un ebreo.


   Il film in Internet (Google)
  Film dello stesso regista

Per informazioni o commenti: info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch

Elenco in ordine


Ricerca






capolavoro


da vedere assolutamente


da vedere


da vedere eventualmente


da evitare

© Copyright Fabio Fumagalli 2024 
P NON DEFINITO  Modifica la scheda